Il valore della diversità di tutti

Sono stata selezionata come componente del Forum dei 100 che porterà il proprio contributo alla riforma del nostro Statuto di Autonomia.

Due sentimenti al momento si alternano in me.

La giusta quota di orgoglio e la giusta quota di paura. Paura di non essere all'altezza e paura che le truppe organizzate trovino il modo di monopolizzare anche questo spazio.

Per affrontare la prima ci sarà da studiare e da confrontarsi. Per la seconda l'unica strada sarà la trasparenza.

La mia idea di riforma? Dare concretamente valore alle diversità.

Un senso all'Autonomia che non sia solo per noi, ma anche per chi ci osserva da fuori di qua. Meno passato e più futuro, meno rivendicazione e più apertura.

Come possiamo sostenerla nei confronti di regioni come il Veneto, la Lombardia o la Toscana, con la sola rivendicazione della presenza di tre gruppi etnico- linguistici, quando in realtà i gruppi dovunque sono molti di più?

Dobbiamo diventare un mito a cui tendere, non un territorio con un gruppo di privilegiati.

La ns scuola e il ns contesto sociale li dovremo ricostruire per affermare il diritto di tutte e di tutti al bilinguismo positivo, mescolandoci di più e coesistendo di meno.

Quale sarà l'impatto del nuovo Statuto sulla vita delle donne di questa terra?

E la sussidiarietà, la delega che noi che siamo speciali abbiamo chiesto allo Stato, sapremo metterla in pratica per davvero anche qui?

Se l'Alto Adige Südtirol è diverso dall'Italia, Bolzano è diversa da Mühlbach, Merano da Ora e Bressanone da Castelrotto. Sapremo legittimare il valore della diversità della vita nel ns territorio? Come farlo? Provando ad essere una voce di tante voci.

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Micro imprenditrice culturale, donna, madre, moglie. Mi occupo prevalentemente di formazione e marketing su progetti culturali. Sono una delle referenti del progetto di volontariato linguistico "Ich gebe mein Deutsch weiter" dell'Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere, Ripartizione Cultura Italiana, presso il quale collaboro come esperta esterna e offro corsi di formazione ai docenti di Scuola dell'Infanzia e di Scuola Primaria sull'apprendimento in età precoce delle lingue non materne. Grazie a questo lavoro ho un osservatorio particolare, dato dall'aver girato parecchio nelle scuole d'Italia, Austria, Germania e Romania. Collaboro inoltre con un'azienda del territorio impegnata nella promozione e realizzazione dei ritiri estivi dell squadre di calcio nella nostra terra, ricevendo il punto di vista del resto d'Italia sul nostro territorio, in termini di immagine, efficacia ed efficienza. Per hobby mi occupo di empowerment femminile, ossia di migliorare il posto delle donne nel mondo. Delle loro vite, della dedizione alla cura dei deboli della famiglia, spesso pagata con il prezzo della perdita di un lavoro, degli ostacoli alla carriera e dell'impossibilità di avere tempo per fare politica. L'hobby piano piano si sta trasformando in lavoro di formazione che dedico ai docenti delle scuole superiori, per aiutarli a riconoscere gli stereotipi di genere ed essere loro i formatori delle nuove generazioni, capaci di trasformarli in persone consapevoli.