Perathoner Christoph, Widmann Andreas

Convenzione sull'Autonomia: tutela dei ladini e preambolo

La Convenzione riflette sulle possibilità di una migliore garanzia degli interessi della minoranza ladina e inizia a discutere sul preambolo dello Statuto di Autonomia

In materia di tutela della minoranza ladina, la Convenzione dei 33 è giunta a formulare proposte analoghe a quelle suggerite dal Forum dei 100. Innanzitutto l'eliminazione delle discriminazioni che, nello Statuto di Autonomia, ancora affliggono la minoranza ladina. Ai Ladini è infatti ancora preclusa, per esempio, la carriera di giudice amministrativo o la garanzia di un seggio nella Commissione dei Sei o, ancora, la possibilità di fare da vice al Presidente della Giunta Provinciale. In riferimento alla lingua ladina è stato proposto di inserire nello Statuto di Autonomia, accanto al tedesco e all'italiano, anche il ladino fra le lingue ufficiali della Provincia. Nei Comuni a maggioranza della popolazione ladina, la lingua ladina dovrebbe essere lingua ufficiale negli enti pubblici locali e nelle società private a partecipazione pubblica. Nelle restanti istituzioni della Provincia gli appartenenti all'etnia ladina dovrebbero avere invece il diritto, su richiesta, di ricevere comunicazioni in lingua ladina indipendentemente dal grado di ufficialità dei documenti. Il sistema scolastico ladino, operante con ottimi risultati dal 1948, andrebbe senz'altro mantenuto, pur restando comunque possibili nuovi sviluppi. A livello politico andrebbero garantite una rappresentanza ladina in seno alla Giunta Provinciale e due rappresentanti ladini in sede di Consiglio Provinciale. Senz'altro da valorizzare, la Lia di Comuns Ladins, nel suo ruolo di rete di coordinamento. In uno spirito di solidarietà ladina, inoltre, andrebbe svolta una funzione di difesa dei comuni ladini anche fuori dai confini della Provincia. Rispetto all'introduzione di una lingua ladina unitaria, i partecipanti alla Convenzione dei 33 hanno manifestato una certa diversità di vedute. Pareri contrastanti hanno accompagnato anche le ipotesi di non-applicazione o di divergenza dalle attuali regole di proporzionalità etnica per la minoranza ladina così come l'inserimento dell'indennità di trilinguismo.

 

La Convenzione dei 33 ha iniziato inoltre a confrontarsi sul preambolo e sul forte contenuto di valori da introdurre nello Statuto. Nel preambolo non dovrebbe mancare, fra l'altro, il riferimento alla storia comune e alle radici comuni.

Un rimando dovrebbe ricordare, inoltre, l'accordo Degasperi-Gruber, salvaguardia internazionale dell'autonomia altoatesina. L'Alto Adige dovrebbe essere luogo di incontro fra due grandi realtà linguistiche e culturali e riconoscersi nei valori fondamentali europei, oltre a partecipare attivamente al processo di integrazione europea. Il preambolo dovrebbe altresì sancire l'adesione ai valori di eguaglianza, equivalenza e parità di diritti dei sessi e delle generazioni, oltre a evidenziare il progresso sociale di tutti i gruppi linguistici, la responsabilità per un adeguato equilibrio sociale fra gli individui e la promozione della convivenza armoniosa dei tre gruppi linguistici autoctoni. Fra i contenuti del preambolo dovrebbero altresì figurare l'evoluzione e crescita dell'autonomia e della difesa delle minoranze. Una menzione meriterebbero, parimenti, i diritti umani individuali e collettivi, fra i quali rientra anche il diritto all'autodeterminazione ai sensi di quanto previsto dall'art. 1 comma 2 della Carta delle Nazioni Unite. L'accoglimento del diritto all'autodeterminazione nel preambolo e il rimando alle radici ebreo-cristiane nello spirito dell'umanesimo sono stati però punti controversi. Nel corso del dibattito veniva inoltre segnalato che, dal punto di vista costituzionale, la dichiarazione politica di principio contenuta nell'attuale bozza del preambolo presenterebbe, sul piano formale e dei contenuti, alcune incongruenze e andrebbe pertanto rivista (per es. in relazione al solo rimando ai tre gruppi linguistici e alla mancata citazione di cittadine e cittadini). Il dibattito sul preambolo proseguirà.

 

Tutti i restanti punti e il dibattito sono disponibili in lettura alla pagina www.convenzione.bz.it. La prossima seduta della Convenzione dei 33 si terrà il 29 maggio presso la sede dell'Eurac con inizio alle ore 18.