Valorizzare la posizione dei Comuni con l'assegnazione di un maggior numero di funzioni amministrative. In particolare si è parlato di affidare ai Comuni il potere amministrativo generale e alla Provincia il potere legislativo sulla base dei principi di adeguatezza, differenziazione, sussidiarietà e leale cooperazione.
I Comuni dovrebbero assumere il ruolo originario di unità amministrativa più vicina ai cittadini, andando a disporre delle necessarie risorse finanziarie e di personale. L'obiettivo del rafforzamento della periferia potrebbe essere perseguito anche con la decentralizzazione dei servizi. Consolidare l'autonomia dei comuni non significherebbe rendere però superflua la Provincia. Controversie ha scatenato il dibattito sul finanziamento dei Comuni attraverso entrate fiscali proprie: la sovranità fiscale non sarebbe infatti necessariamente favorevole ai Comuni strutturalmente più deboli, per i quali dipendere dai finanziamenti della Provincia porterebbe invece più vantaggi.
Il Consiglio dei Comuni andrebbe consolidato nello Statuto di Autonomia come elemento di congiunzione fra Provincia e Comuni rafforzandone il ruolo di garante dell'autonomia comunale. Il Consiglio dei Comuni dovrebbe essere riconosciuto come partner di pari livello nei progetti legislativi che riguardano i Comuni. Si potrebbe ad esempio prevedere il carattere vincolante delle perizie del Consiglio dei Comuni e, in determinate materie, il diritto di veto dell'organismo, annullabile solo con la maggioranza qualificata del Consiglio Provinciale. Si potrebbe pensare anche a un più ampio diritto di parola del Consiglio dei Comuni, anche mediante votazione ponderata. In qualità di capoluogo di Provincia, Bolzano si vedrebbe dunque assegnare un maggior peso. In che misura questo aspetto debba essere considerato nel nuovo statuto ha tuttavia generato pareri contrastanti.
Partendo dal principio che la sovranità venga dal popolo, il nuovo statuto destinato a integrare la democrazia rappresentativa dovrebbe contenere una chiara dichiarazione di adesione alle forme della democrazia diretta e partecipativa. Gli strumenti della democrazia partecipativa dovrebbero trovare accoglienza nei processi decisionali in atto nell'Alto Adige. Il legislatore provinciale dovrebbe intervenire nella definizione dei dettagli, anche allo scopo di garantire la flessibilità dello statuto di autonomia.
Il dibattito può essere seguito alla pagina www.convenzione.bz.it. La prossima seduta della Convenzione dei 33 si terrà il 5 maggio presso l'EURAC con interventi sull'autonomia fiscale e finanziaria.