Eros Magnago presentava alla Convenzione dei 33 un riepilogo della situazione di fatto. L'autonomia finanziaria dell'Alto Adige sarebbe, a suo dire, un modello evoluto, seppure ancora incompleto. Magnago ha sottolineato in particolare l'importanza dell'autonomia finanziaria: senza le necessarie risorse finanziarie, infatti, sarebbe impossibile dare attuazione alle competenze previste nello Statuto. L'Alto Adige dovrebbe avere però concreto accesso ai mezzi finanziari scritti sulla carta. Nelle sue deduzioni, il Segretario Generale ha ricordato l'importanza dell'Accordo di Milano 2009 che, sino ad oggi, prevede la possibilità di assumere determinate competenze, come è stato di recente per la posta. Di fronte alle ripetute inosservanze dell'accordo, la Provincia di Bolzano ha ritenuto fondamentale definire una certa garanzia di pianificazione. L'obiettivo veniva negoziato nel 2014 con il Patto di Garanzia nel quale le Province si sono tuttavia impegnate a concorrere al risanamento dei conti pubblici. Magnago ha sottolineato infine che il Patto di Garanzia è suggellato anche dallo scambio di note fra Italia e Austria.
Nel suo intervento, Gianfranco Cerea ha fatto riferimento alla ripartizione delle spese pubbliche e alla distribuzione delle risorse finanziarie, rimarcando in particolare che le spese a carico delle regioni montane ammonterebbero a un 20% in più rispetto a quelle di una regione di pianura e che nelle regioni a bassa densità abitativa le spese sarebbero sostanzialmente più alte rispetto alle aree più popolate. Tale aspetto andrebbe debitamente considerato nelle formule per il calcolo della partecipazione finanziaria della Provincia di Bolzano. Cerea evidenziava altresì che l'assunzione di competenze da parte delle regioni a statuto speciale comporterebbe una riduzione delle uscite statali e, parallelamente, spese addizionali per le regioni. La circostanza merita dunque di essere presa in debita considerazione quando si pensi di assumere nuove competenze. Concretamente, il professore esorta ad esempio a proseguire negli sforzi per l'ottenimento della potestà di spesa nel campo degli assegni sociali consigliando tuttavia prudenza nell'assumerla per il settore delle pensioni, in particolare alla luce della mobilità delle persone.
Nel suo intervento, Christian Keuschnigg rimarcava invece il ruolo ancora più importante assunto dal decentramento delle competenze e dall'autonomia finanziaria in una società eterogenea come quella attuale. Una struttura statale decentrata sarebbe in generale più democratica, perché più vicina ai cittadini. Non solo sull'esempio dell'Alto Adige, ma anche guardando a livello internazionale alle realtà esistenti in Scozia, Canada e Svizzera risulterebbe evidente il contributo dato dal decentramento all'allentamento dei conflitti. L'autonomia finanziaria porterebbe inoltre a un maggior grado di innovazione, a nuove soluzioni politiche e a una maggiore disciplina di spesa. Grazie all'autonomia finanziaria, la politica si troverebbe a disporre di un maggior margine di manovra e quindi della possibilità di considerare maggiormente le esigenze locali. In Europa sarebbero dunque sostanzialmente necessari un programma per il mercato interno e un'armonizzazione fiscale.
Le relazioni degli esperti e il dibattito a seguire sono come sempre disponibili in livestream alla pagina www.convenzione.bz.it. La prossima seduta della Convenzione dei 33, prevista per il 12 maggio, si terrà presso la sede dell'EURAC. I gruppi di lavoro del Forum dei 100 presenteranno alla Convenzione dei 33 i risultati ottenuti consentendo a quest'ultima di integrarli nei propri lavori.