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Consenso sul ruolo dell'Alto Adige nell'Unione Europea

Il ruolo dell'Alto Adige nella UE e nell'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino; proroga unanime delle attività; dibattito sulle modalità di lavoro future

Su proposta della presidenza, nella riunione di venerdì la Convenzione dei 33 ha approvato all'unanimità il proseguimento dei lavori sino a fine giugno 2017. Stando al programma, la seduta del 21 ottobre era l'ultima occasione possibile per prorogare le attività della Convenzione sull'Autonomia. “È un margine di riserva che useremo se ci sarà la reale necessità di farlo. L'obiettivo rimane, tuttavia, quello di terminare i lavori entro maggio”, ha sintetizzato il Presidente Christian Tschurtschenthaler. Nel riferire sulla riunione del Forum dei 100 tenutasi in ottobre, lo stesso Tschurtschenthaler ha sottolineato la necessità di coordinare i lavori della Convenzione dei 33 con quelli del Forum dei 100, l'organo dei cittadini istituito all'interno della Convenzione sull'Autonomia.

Esther Happacher, Professoressa all'Università di Innsbruck ed esperta legale della Convenzione dei 33, ha tenuto quindi una breve relazione introduttiva sull'argomento all'ordine del giorno della seduta, ossia il ruolo dell'Alto Adige all'interno dell'Unione Europea e dell'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. Pur non ritrovandosi espressamente citata nello Statuto di Autonomia, la legislazione dell'Unione e la sua attuazione hanno da sempre avuto per l'Alto Adige la rilevanza di un “richiamo agli obblighi internazionali”. Le Regioni e le Province Autonome sono responsabili dell'applicazione della normativa UE ogni qual volta la competenza legislativa sia ravvisata presso le province o regioni autonome. La Prof. Happacher ha ricordato inoltre il Regolamento UE, in vigore dal 2006, relativo al Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) e nato come strumento di promozione della cooperazione transfrontaliera. In generale, la Convenzione dei 33 è chiamata a stralciare dallo Statuto di Autonomia eventuali norme non compatibili con il diritto dell'Unione.

Oltre al ruolo della normativa UE e del GECT, nel corso del dibattito si sottolineava anche l'importanza di coinvolgere necessariamente anche le regioni in determinati settori di attività, convocandole direttamente per un'udienza nel corso delle trattative con la UE e facendole partecipare in maniera più efficiente al processo legislativo. In questo senso andrebbe valorizzato il ruolo del Comitato delle Regioni, in sintonia con il diritto dell'Unione Europea. Anche la Convenzione delle Alpi rappresenta per l'Alto Adige una sede di coordinamento e collaborazione importante. Come il riferimento all'Europa, anch'essa dovrebbe figurare nel nuovo testo rielaborato dello Statuto di Autonomia.

La Convenzione dei 33 ha discusso altresì in merito al successivo procedere. Una prima trattazione degli aspetti fondamentali dei blocchi tematici “Futuro della Regione Trentino-Alto Adige”, “Tutela delle minoranze”, “Competenze legislative”, “Autodeterminazione”, “Ruolo dell'Alto Adige nella UE e nell'Euroregione” è ora conclusa. Un altro tema, relativo agli Organi della Provincia Autonoma di Bolzano e alle relazioni istituzionali, sarà affrontato nel corso della prima riunione di novembre. In quella seduta si dovrà inoltre decidere su come la Convenzione dei 33 andrà a elaborare in futuro proposte dettagliate.
 

Il video della seduta è disponibile su www.convenzione.bz.it .