C’è qualcuno che ha un’idea più articolata riguardo all’influenza della proporzionale sulla società altoatesina anziché ripetere lo stesso mantra imparato nelle sedi di partito e diffuso capillarmente nella società locale come una specie di vangelo per sollevare le coscienze?
C’è qualcuno che sia in grado di valutare criticamente l’applicazione di un modello, nato per suddividere la società del dopoguerra in gabbie di langeriana memoria, ad una società moderna e profondamente cambiata?
C’è qualcuno che, prevedendo ottimisticamente di intervenire nuovamente sullo statuto di autonomia tra 40anni, ha valutato attentamente l’opportunità di continuare ad applicare un modello ideato negli anni quaranta sulle rovine dell’Europa?
Sembra di no!
La proporzionale ha terminato il compito per cui è stata introdotta, per questo motivo si è trasformata in un mero strumento di potere che sottolinea ancora una volta la mancanza di lungimiranza della classe politica.
Chi ha la seppur minima consapevolezza che la suddivisione di una società su base etnica nasconda nient’altro che un disegno egemonico senza intervenire commisuratamente a quanto in proprio potere è e sarà sempre un ipocrita!
Per quante generazioni si pensa ancora di poter relegare chi è arrivato in questa terra nell’ideale recinto della propria etnia di origine, senza che questo comporti pericolosi attriti non più sanabili? L’alibi dell’opposizione agli italiani conquistatori non funziona con la comunità rumena, albanese, marocchina ecc. e tantomeno con le nuove generazioni di lingua italiana che vivono in questa terra.
Il nuovo statuto non potrà più essere un documento volto unicamente a proteggere e quindi avvantaggiare un parte della popolazione residente in nome dell’autonomia, ma dovrà imprescindibilmente riguardare tutti coloro che qui hanno deciso di vivere.
Via la dichiarazione di appartenenza e via la proporzionale etnica!
PS per coloro che vedono nella proporzionale una garanzia nell’equa distribuzione dei posti di lavoro sulla base dell’etnia di appartenenza senza attriti: Per i 20 posti da medico per l’ospedale di Merano che proporzione è stata adottata?
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